COSTRUENDO PONTI

MAGENTA – FONTANALUCCIA – RUY BARBOSA

Perchè ho scelto questo simbolo

I nastri del Senhor do Bonfim sono in Brasile veri e propri accessori cool da sfoggiare in estate in tutti i colori, non solo come bracciali, ma anche tra i capelli, attorno alla caviglia e come decorazioni per zaini e borse. 
La loro storia però è forse poco conosciuta, una storia di fede  che risale a molto tempo fa. Nel 1754, nella basilica di Nosso Senhor do Bonfim (in Salvador, capitale dello Stato di Bahia e principale centro della cultura afrobrasiliana), fu portata una statua di Gesù Cristo. Ben presto la chiesa divenne famosa perché vi accadevano molti miracoli di guarigione e così, per ringraziamento, i fedeli cominciarono ad indossare questi piccoli nastri di seta lunghi esattamente 47 cm, ovvero la misura che intercorre tra il  cuore della statua e l'estremità del braccio destro della stessa. Da sempre chiamati
“Medida do Bonfim” (misura di Bonfim), ancora oggi questi nastrini sono simbolo della città di Salvador e della fede dei bahiani. La tradizione popolare, talvolta superstiziosa e sempre folcloristica, vuole che i nastri "Senhor do Bonfim"  (anche detti "FITAS", portafortuna) vengano avvolti intorno al polso sinistro e legati con tre nodi. Ogni nodo è preceduto da una richiesta, fatta mentalmente, che deve essere tenuta segreta fino a quando il nastro non si rompe per naturale usura. La rottura è il segnale che i desideri o le richieste sono stati esauditi... 
Mi piace pensare che questi braccialetti siano un modo per tenere viva la speranza nei cuori di grandi  e piccini. 
Sceglierli a emblema di questo blog significa dichiarare che anche noi, missionari in questa terra, abbiamo tre desideri.


                                                   DESIDERIAMO:

CAMMINARE INSIEME

Per chi è lontano, inviato dall’altra parte del mondo, è fondamentale sapere che a casa c’è chi si ricorda di lui e lo accompagna con l’affetto e la preghiera… Che c’è qualcuno che lo porta nel cuore perché per mano non può…

TENERE VIVA LA SPERANZA

Quando il mondo dice “Rinuncia!”, la speranza sussurra “Prova ancora una volta!” … A fare cosa? Semplicemente a costruire un mondo migliore, persuasi con Nelson Mandela che “Sconfiggere la povertà non è un atto di carità ma un atto di giustizia”

DARE VOCE A CHI VOCE NON HA

Raccontare oggi storie e vicende quotidiane di prossimità è una missione importante. La povertà è come una punizione per un crimine che non si è commesso.. garantire uno spazio virtuale in cui continuare a parlare di tutte loro con la delicatezza e l’umanità che meritano, questo ci sembra importante fare…